Mariacristina Margherita Savoldi d’Urcei Bellavitis discende da una famiglia nobiliare e tra i suoi antenati c’è anche Papa Gregorio XVI. Le sue origini le hanno offerto diverse possibilità e ha avuto modo di avere incontri ed esperienze importanti. Ha studiato gemmologia a New York e sciamanesimo in Mongolia, ha lavorato per Versace ed è stata assistente personale di Saadi Gheddafi. Ha scritto con Selene Calloni Williams “Anche gli atleti meditano, seppur di corsa”, premio CONI per la sezione tecnica e “Adolescenza interrotta” dopo il volontariato al reparto pediatrico del Fatebenefratelli di Milano e gli studi di counseling.
“… Nella mia vita c’erano tante lacune, troppe, scrivendo ho ammesso e condiviso la mia fragilità e incompletezza. Non è un libro denuncia ma piuttosto una richiesta d’aiuto per affrontare quelle terribili zone d’ombra che hanno portato parte del mio cuore in necrosi e che la giustizia non ha ammesso reali o credibili. L’ho scritto per esorcizzare quel demone in carne ed ossa, mio fratello Emanuele, che mi ha privato della libertà e innocenza” dice l’autrice.
Il magazine riporta: “Voglio lavare pubblicamente il lercio della mia casa, affinché tutti sappiano lo schifo in cui ho vissuto: tra quadri d’autore, mobili antichi e di design, posate d’oro e d’argento, c’era la merda e il suo puzzo ci ha contaminato tutti. Il letame scorre a fiumi, negli attici della Milano bene come nelle fogne a ciel sereno degli slum dell’India. Non ha preferenze di casta, né di etnia, né di religione. Il letame è democratico”
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