recensione

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Gianni Garrucciu: “Buonasera ovunque voi siate”. L’importanza della radio dagli anni ’80.

Nel cammino dal 1924 ad oggi la radio ha affrontato molteplici temi sociali, politici e culturali legandosi sempre di più alla crescita del paese. Il podcast “Il pescatore di perle” durante la puntata del 17 settembre 2022 tratta proprio di questa specifica tematica con lo scrittore Gianni Garrucciu. Garrucciu, come da lui stesso sottolineato, per la stesura della sua opera ha raccolto tutte le testimonianze di chi aveva fatto la radio durante gli anni ’80, come Renzo Arbore o Enzo Biagi. Erano anni in cui la radio ha aiutato gli italiani a rinascere dalle macerie della guerra.  L’opera di Garrucciu racconta benissimo che grazie alla radio ciò che rimane, in una società in cui siamo costantemente sommersi dai video, sono le voci.  Durante il corso della sua nascita ed evoluzione, la radio ha raccontato i drammi del nostro Paese. Nel 1945 la prima radio a dare notizia che la guerra fosse finita è stata “Radio Sardegna”: da quelle stanze di Cagliari il mondo ha appreso, con circa un’ora di anticipo rispetto alla BBC, della resa tedesca e della fine della guerra. Una volta terminata la guerra la radio ha contribuito a costruire la lingua e a trasformare l’Italia dei mille dialetti.  Andrea Borgnino arriva a parlare di un vero e proprio neorealismo radiofonico diffusosi durante gli anni ’50 e ’60: l’Italia veniva raccontata in tutta la sua bellezza, in ciò che funzionava e che non funzionava. Per comprendere fino in fondo quanto ha contato, e conti tutt’ora, la radio basti pensare al racconto radiofonico dello sport: anche qui all’interno dell’opera di Garrucciu è possibile trovare lo struggente racconto di Zavoli che, come l’autore stesso ha sottolineato, è sufficiente per delineare il valore sociale della radio pur parlando di sport. Come Rico Icardi ha detto a Garrucciu: “Ricorda sempre che la voce è più importante delle impronte digitali. Quando parli la gente capisce se sei onesto o no: cerca di sorridere così metti di buon umore la gente perché con la voce non puoi bleffare. E allora quando parli solleva le rime labiali verso l’alto perché con te sorriderà chi ti ascolta” Per ascoltare il podcast completo clicca qui : Il pescatore di perle | Viva la radio | Rai Radio 1 | RaiPlay Sound.

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“Sotto le ceneri”: il nuovo romanzo di Giorgio Santelli su Prima Pagina News

Edito dalla Santelli Editore di Milano, Sotto le Ceneri è il nuovo romanzo del giornalista Rai Giorgio Santelli. Estate 1992: la macchina di due giovani sposi, di ritorno dal viaggio di nozze, finisce in una scarpata, speronata da un camion. I corpi delle vittime verranno scoperti solo qualche giorno più tardi. Omicidio o incidente? Vent’anni dopo, un giornalista d’inchiesta, che indaga sullo sversamento di tonnellate di ceneri di carbone in un piccolo paese umbro, incappa nella storia di Anna e Paolo, scoprendo che i due fatti sono strettamente legati l’uno all’altro. «Un giallo davvero particolare, scritto finemente, dove anche il territorio – la storia è ambientata in Umbria – diventa protagonista attraverso gli occhi del cronista, riversando nel lettore descrizioni sempre precise, puntuali, ricche di immagini, quasi incantate». Giorgio Santelli è un famoso cronista politico parlamentare e inviato di Rainews24. Nato in Brianza, vive a Porano, a due passi da Orvieto. Cura la rassegna stampa mattutina in onda su Rainews24, RaiUno e RaiTre. È giurato del premio Morrione e fa parte del comitato scientifico del Passaggi Festival di Fano, festival nazionale di saggistica. Dopo alcuni saggi, nel 2022, pubblica il suo primo romanzo, un giallo ambientale. Clicca qui per vedere l’intervista completa: Giorgio Santelli, “Sotto le Ceneri”, è il Giallo dell’estate per il famoso notista politico Rai (primapaginanews.it)

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La parola al lettore: Nuisia Raridi (@nuisia_) recensisce “In nome mio”

La lettrice scrive: «Il tempo detta ciò che siamo, il tempo cambia le nostre aspettative, le nostre scelte, le nostre azioni. Il tempo, che tutto divora, ci conduce sempre davanti ad un bivio: decidere la nostra strada, scegliere chi vogliamo essere, cosa siamo stati, cosa diventeremo». «Avremmo potuto essere felici e invece abbiamo scelto di essere indipendenti. Così è nata la nostra libertà. Una libertà che non è un dono ma una conquista» È così che @rethinkveronicaprin (Veronica Rosazza Prin, l’autrice, n.d.r.) immagina il mondo prima degli uomini. Un mondo in cui la felicità è data; non cercata, non voluta. Una felicità immanente, come una coltre piacevole che culla le volontà degli individui e soffoca dolcemente ogni possibilità di cambiamento. Cosa succederebbe se all’improvviso qualcosa in quel modo si spezzasse? Se qualcuno, contro ogni previsione, iniziasse a pensare, a volere, a pretendere fuori dagli schemi? Clicca qui per leggere l’articolo completo su Instagram https://www.instagram.com/p/CIK-vXwF3LL/ Acquista la tua copia qui. “In nome mio” è disponibile anche in digitale, qui!

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La parola al lettore: A libro aperto recensisce “In nome mio”

La blogger scrive: «Avete mai pensato a una creazione del mondo, che prescinde dalle convinzioni con cui siamo cresciuti? Avete mai immaginato una versione meno religiosa, teologica… e anche meno scientifica? Lasciatevi prendere per mano da Paolo M. David, che vi regalerà la sua versione». «Nel non-tempo, tutto è immutato e immutabile. Se per qualche ragione muta, si crea il tempo, il cambiamento, la trasformazione». «Ho trovato il tutto davvero geniale, anche la non interiorizzazione dei personaggi, palese agli occhi del narratore, che continua a chiedersi se effettivamente questa storia reggerà. Io confermo di sì, per la sua singolarità, per il modo di raccontarla, per le riflessioni che emergono, per il finale sorprendente a cui dovrete dare la vostra interpretazione». Clicca qui per leggere l’articolo completo sul sito A libro aperto https://maikamedici.com/2020/10/23/recensione-in-nome-mio-raccontato-da-paolo-m-david-di-veronica-rosazza-pri/ Acquista la tua copia qui. “In nome mio” è disponibile anche in digitale, qui!

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La parola al lettore, Mondo di Libri recensisce “In nome mio”

Un libro consigliato assolutamente a chi ha voglia di uscire per qualche ora dal proprio mondo, per fare un viaggio tra tempo e spazio. A chi ha voglia di mettersi in gioco mettendo in dubbio tutto ciò che è convinto di conoscere, ponendosi nuove domande. “Abbandona la tua percezione del mondo, perché lo stiamo per abbandonare di nuovo.” Una scoperta che mi ha lasciata a bocca aperta, stupita da quanto il modo in cui un libro viene scritto e curato possa donare così tanta bellezza anche a chi, come me, esce totalmente dalla sua comfort zone durante la lettura. Clicca qui per leggere l’articolo completo sul sito Mondo di Libri https://mdlmondodilibri.blogspot.com/2020/12/recensione-in-nome-mio-di-veronica.html Acquista la tua copia qui. “In nome mio” è disponibile anche in digitale, qui!

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La parola al lettore: Altalex recensisce “Il mondo di Paolo Cendon”

Paolo si racconta. Leggero, per sommi capi, introduce sé stesso: l’infanzia a Venezia, gli studi a Pavia, l’incontro con il professor Sacco, la cattedra a Trieste, i suoi libri, le sue battaglie, le sue passioni, la sua curiosità, le sue “invenzioni” giuridiche. Sabrina Peron, di Altalex, scrive: «Si dice che ognuno di noi sia un’isola. Paolo Cendon è un mondo, da scoprire leggendo le pagine di questo libro a lui dedicato». Sabrina Peron – Altalex Paolo viene raccontato (brevemente anche da chi scrive questa recensione). E così impariamo a conoscerlo nelle sue molteplici sfaccettature: professore, giurista, prolifico autore di saggi (I diritti delle persone deboli, Introduzione al Trattato breve dei nuovi danni, Voci del verbo fare, I diritti dei più fragili. Rifiorire, solo per citarne alcuni) e scrittore di romanzi (L’Orco in canonica, ispirato a una storia vera sfociata in un caso giudiziario, e Storia di Ina). Ma, soprattutto. rivoluzionario copernicano del diritto che ha saputo scardinare il vecchio impianto giuridico, facendo “danzare gli ingranaggi” (parole sue, le ritroverete nel libro) per porvi al centro la persona umana, con il suo portato irto di bisogni spiccioli e di quotidianità, faticosa e poco brillante. Clicca qui per ascoltare l’articolo completo sul sito Altalex https://www.altalex.com/documents/2022/04/22/il-mondo-di-paolo-cendon

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