Mediterraneo – stesso sangue, stesso fango” è il nuovo libro di Antonio Evangelista ex dirigente della Polizia-Interpol ed esperto di terrorismo confessionale (ISIS) e criminalità organizzata.

Il testo tratta di una serie di vicende avvenute nei Paesi del Mediterraneo che sono state sempre raccontate nel nostro Paese in modo strumentale mascherando, attraverso un tentativo di “esportazione di democrazia”, il fine di volersi accaparrare risorse energetiche, terre rare e minerali strategici.  In un mercato energetico il cui ‘braccio armato’ è costituito da agenzie internazionali, eserciti, organizzazioni non governative, agenzie private di ‘mercenari’ e un’informazione addomesticata. Tutto sotto la regia, spiega l’autore, di chi fomenta guerre per arricchirsi. 

Attraverso questo libro, Evangelista mette in atto il tentativo di rendere più consapevole il lettore su come la disinformazione in questi contesti gioca ruoli fondamentali e sul fatto che la guerra fa bene solo a chi produce armi e ne possiede le fabbriche. L’autore chiude così il cerchio aperto dalle precedenti pubblicazioni in cui ha descritto la criminalità balcanica, il terrorismo confessionale e le milizie mercenarie arruolate nelle carceri per commettere i peggiori orrori. Strumento delle ‘agende’ di quelle famiglie che governano l’economia mondiale e dettano alla politica chi deve fare cosa e come.

La prefazione di “Mediterraneo – stesso sangue, stesso fango”  è stata affidata a Emanuel Pietrobon  esperto di geopolitica e l’introduzione del testo è a cura di Nicolai Lilin esperto di vita di strada e di guerra.

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