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A Gregorio Viglialoro il Premio “Giuseppe Calogero”

Il prestigioso e ambito premio “GIUSEPPE CALOGERO 2016”, giunto alla XXIX EDIZIONE, è stato assegnato a Gregorio Viglialoro grazie all’opera “Echi e Risonanze“ Frammenti Etno-Musicali Calabresi. Dalla tradizione alla Contaminazione, una produzione Santelli Editore. Si tratta di un’opera che rappresenta una grande operazione culturale: l’accostamento tra poesie in vernacolo calabrese di grande spessore e musiche di alta qualità che spaziano dalla musica lirica alla musica popolare, minuziosamente curate da M ° Francesco Perri. In alcuni brani è possibile persino ascoltare la voce narrante dell’autore stesso. Esprimono a tal proposito grande soddisfazione la Santelli Editore e lo stesso Gregorio Viglialoro, giunti ormai al loro 28° anno di collaborazione e pubblicazioni, dopo quest’opera che riesce a mettere insieme editoria e discografia, musica e cultura, tradizione e innovazione.   Gregorio VIGLIALORO è nato a Laureana di Borrello (RC). Laureato in Economia e Commercio, Dirigente emerito del Ministero del Tesoro/ Ragioneria Generale dello Stato. Direttore della Ragioneria provinciale dello Stato di Cosenza e di Crotone. Capo Dipartimento dell’Economia e delle Finanze della Provincia di Cosenza. Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. Commercialista, Revisore contabile e Consulente Tecnico di Ufficio presso il Tribunale di Cosenza. Scrive da decenni in lingua e in vernacolo calabrese. Si ‘interessa di cultura popolare, folklore, filologia e antropologia culturale e criminale. Studioso di Economia Montana e Forestale e Micologia. Collabora a Riviste e a Periodici culturali. Per la metodologia di ricerca e di sintesi si rifà agli Studiosi Raffaele Lombardi Satriani, Giovan Battista Marzano e, in specie, al Ch.mo Prof. Dr Gerhard Rohlfs – già Ordinario di Filologia romanza nelle Università tedesche di Tubinga e di Monaco di Baviera, Specialista di Glottologia romanza, di Lingua e Dialettologia italiana, francese e spagnola – col quale ha avuto una periodica frequentazione negli anni ’50-’80, in coincidenza con le ricerche etnolinguistiche condotte dall’Esimio Glottologo sul territorio laureanese, ricavandone un arricchimento determinante per la propria definitiva impostazione poetico-linguistica. – Premio CIVIS 1962 del Ministero della P.I. – Premio alla Cultura 1983 della Presidenza del Consiglio dei Ministri. – Corrispondente di un’Agenzia di stampa nazionale autonoma. – Iscritto dal 1979 alla SIAE come creativo-Sezione OLAF. Ha pubblicato: – In vernacolo: Poesia: “Ardichi e Sambucu” Mit CS 1979, premi “Il Pino d’Oro 1979″ e “Vittorio Cappelli 1982”. “Accipitòtu” Edizione Nuova Comunità CS 1983, premio Zàgara di Rosarno 1984. “Sonetti ncazzusi”, con nota del Ch.mo Prof. Gerhard Rohlfs, Nuova Santelli Edizioni 1988. “Passa lu tempu e signa” Nuova Santelli Edizioni 1993. “Umbri” Edizione Nuova Santelli Edizioni 1999. “Vuci di celi luntani” Nuova Santelli Edizioni 2007. Teatro: “A Chiusura-lampu” [Tra il serio e il faceto, una quasi commedia satirica (in tre atti). Sperimenta- zioni teatrali dialettali] Nuova Santelli Edizioni 2007. Saggistica: “ECHI E RISONANZE” Frammemti Etno-Musicali Calabresi. Dalla tradizione alla contaminazione. Saggio poetico-musicale con partiture – Nuova Santelli Music 2014. Premio “Giuseppe Calogero 2016” XXIX Edizione e Premio “Amaro Silano 2017” IV Edizione. – In Lingua: Poesia: “Le Nebbie dell’Essere” Gabrieli Ed. Roma 1981, Medaglia d’oro al Premio “Il Pino d’Oro 1983”. “Violenza” Pellegrini Editore Cosenza 1983, Premio “Gubbio-Bosone (PG) 1983”. Condividi con i tuoi contatti:

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Sostegno all’Università di Bologna per il progetto “Difendi la Cultura”

Siamo circondati dall’arte nella maggior parte delle nostre azioni quotidiane. Mettiamo gli auricolari per ascoltare la musica, leggiamo un libro, andiamo al cinema, visitiamo le nostre città. Visitiamo il “Bel Paese” nel quale viviamo, con le cui riprese Fellini ha fatto sognare gli americani, simbolo dell’arte e della cultura, con opere invidiate in tutto il mondo. Il patrimonio artistico e culturale ha definito la nostra identità italiana, è un elemento costitutivo (e spesso inconsapevole) della nostra persona. Tuttavia, alcune volte tendiamo a dimenticare l’importanza di ciò che dovremo proteggere e custodire gelosamente in quanto bene raro. Per questo Santelli Editore ha deciso di dare maggiore visibilità a questi temi promuovendo il progetto #DifendiLaCultura. L’iniziativa è stata ideata e creata da un gruppo di specializzandi in Comunicazione Pubblica e d’Impresa dell’Università di Bologna. L’obiettivo del progetto è difendere la cultura cinematografica e musicale facendo leva sulla sensibilità delle persone per la tutela e la salvaguardia dell’arte. L’iniziativa si differenza dalle campagne precedentemente messe in atto proprio perché mira non alla deterrenza dal reato ma alla sensibilizzazione delle persone. In particolar modo, Santelli Editore si impegna a disincentivare il comportamento – molto diffuso- della pirateria, cioè della fruizione e diffusione di contenuti illegali sul web. Il web ha dato “libero accesso” a prodotti musicali e, più generale, a prodotti culturali, nella maggior parte dei casi resi disponibili e messi in rete non dagli autori degli stessi né dalle aziende che li producono, ma da terzi privi delle autorizzazioni legali necessarie. “Ad un mercato sano corrisponde un’arte più sana e migliore”- affermano gli ideatori di “Difendi la Cultura”. Ma il mercato produce ciò che è in grado di vendere e quindi tende a seguire i gusti del pubblico del momento. Quindi, affinché l’arte sia rappresentativa dell’espressione dell’artista- nelle sue varie forme- e non sia sottomessa alle regole commerciali, occorre proteggerla con scelte consapevoli. Nuova Santelli è particolarmente attenta a questo tema in quanto, da oltre 30 anni, realizza prodotti editoriali e musicali valorizzando anche l’attività di autori ed artisti agli esordi o di nicchia, valorizzando la cultura alternativa. Se non possiamo negare che la libera circolazione di questi prodotti sia inevitabilmente utile agli utenti del web, dobbiamo anche essere consapevoli che la fruizione online di contenuti illegali va a distruggere l’industria culturale italiana (e non solo). Infatti, i realizzatori del progetto #DifendiLaCultura ci informano che i danni provocati dalla pirateria ammontano a: • 686 milioni di euro di danno finanziario annuo all’industria dell’audiovisivo; • 1,2 miliardi di euro di perdita di fatturato per le aziende della filiera; • 427 milioni di euro di contrazione del PIL; • 6540 posti di lavoro persi. Questi numeri vi sembrano insignificanti? Vi basti pensare che- in media- una famiglia italiana impiegherebbe oltre 34 mila anni per guadagnare il corrispettivo della perdita provocata, ogni anno, dalla pirateria all’industria dell’audiovisivo. Per la stessa causa, è come se l’intera città di Marzabotto (BO) perdesse il lavoro. Santelli Editore ringrazia tutti gli ideatori del progetto “Difendi La Cultura”: Giulia Albanese, Francesco Arturo Fossa, Riccardo Gavioli, Maddalena Iacobuzio, Marco Moretti, Roberta Onnis per aver coinvolto la nostra casa editrice in questa iniziativa. Ci auguriamo che questa campagna di sensibilizzazione sia portata avanti, per il bene della cultura: il più nobile prodotto dell’uomo. Facebook: https://tinyurl.com/ybp8bwxg

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Il dramma della lettura in Calabria

A noi viene da dire ”senza cultura non si mangia”, parafrasando a modo nostro una celebre quanto macabra citazione.   Dagli ultimi dati ISTAT emerge infatti che le Regioni più ricche, sviluppate e produttive siano anche quelle in cui si legge di più. Viceversa e in maniera proporzionale, laddove disoccupazione, sottosviluppo e povertà  sono presenti maggiormente in società si fa più fatica a trovare tempo, voglia e predisposizione di arricchirsi culturalmente o, semplicemente, passare qualche ora in compagnia del ”buon vecchio” libro. Da storica Casa Editrice calabrese non possiamo che essere rattristati dai dati concernenti la nostra Calabria, risultata essere la Regione in Italia con il minor numero di lettori. Si tratta di un dato drammatico e lo è non tanto e non solo per l’editoria, ma per il ruolo economico, culturale e sociale che riveste e ha sempre significato la lettura.   Crediamo che vi sia un nesso tra benessere, cultura e tranquillità economica che tutte le nostre Istituzioni non possono sottovalutare, ma che, a nostro avviso, devono tenere in considerazione, provando a incidere in maniera positiva, dimostrando realmente il loro interesse per la problematica.

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