“L’opera mira a scuotere le coscienze dei clinici relativamente ai pericoli insiti nel perpetuare un modello scientista nel campo delle scienze umane e in particolare della psicoterapia”
Simone Biondi, partendo da un’analisi sintetica della nascita della scienza come modo di conoscere e indagare i fenomeni della natura a partire dall’antica Grecia, e continuando poi con i principi via via stabiliti nel corso della storia del pensiero da Platone, Aristotele, e poi Cartesio, Bacone, Galileo, e intersecando infine quanto stabilito nel corso del pensiero scientifico con le critiche mosse da altri autori soprattutto di area fenomenologica ma non solo, cerca di mostrare come la psicologia moderna sia nata all’interno del dibattito filosofico come modo di conoscere l’umano secondo i canoni che progressivamente si sono affermati circa la definizione di sapere scientifico.
Il testo evidenzia come la scienza e il pensiero razionale che la sottende, fin dai suoi albori, si fondi sul desiderio di controllare e prevedere il mondo almeno parzialmente imprevedibile della realtà con un sempre maggiore grado di certezza, e che proprio per raggiungere questo obiettivo sia stata costretta a operare un’astrazione logica e una semplificazione dei fenomeni studiati.
“Si tratta di un’epistemologia centrata sulla consequenzialità logica della teoria e sul suo riscontro empirico tramite prove sperimentali che sta alla base anche dei maggiori orientamenti psicoterapeutici esistenti (psicoanalitico, cognitivo-comportamentale, sistemico) nonostante le apparenti grandi differenze che li caratterizzano sia a livello teorico che pratico”
Secondo lo psicoterapeuta Marco Nicastro “La scienza dell’anima”, grazie al suo linguaggio spesso astruso e ampolloso e alla sua chiarezza ed esaustività, potrebbe essere inserito a pieno titolo nei programmi di studio delle facoltà di Psicologia e delle scuole di specializzazione in psicoterapia, per dare la possibilità a chi si avvicina a quest’ambito di non dare per assodati concetti e tecniche solo perché comunemente accettati nella prassi quotidiana o descritti in manuali autorevoli, e aiutando i futuri psicoterapeuti e psichiatri ed approcciarsi in modo critico alla professione.
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