La pandemia all’epoca dei social
Il virus della verità, pubblicato a novembre 2020 da Santelli e scritto da Antonio G. D’Errico, affronta tutte le problematiche che hanno segnato l’esplosione della pandemia del Covid-19.
Un libro dove emergono spunti critici e assunti scientifici e che apre la vista su aspetti inediti di una pandemia, che ha richiesto un cambiamento consapevole dei comportamenti di massa in ambito di igiene e prevenzione sanitaria.
Maria Lovito ne parla sul suo blog, leggolibri, elogiando il modo in cui lo scrittore D’Errico scrive di importanti esponenti della sanità che hanno aiutato e sostenuto con terapie e farmaci specifici i malati.
In particolare, la blogger ricorda il periodo incerto che tutti abbiamo vissuto e che purtroppo ha provocato non pochi danni all’uomo, talvolta frutto di scelte inadeguate di politica sanitaria e non solo. Dai programmi televisivi, alle produzioni giornalistiche, pubblicazioni di libri in poco tempo e facce di virologi, poco prima anonimi, che con un sorriso beffardo minacciavano la scomparsa di ogni specie se non fossimo rimasti chiusi in casa.
Nel libro di D’Errico sono invece presenti le interviste del Prof. Luciano Gattinoni e dell’infettivologo Fabrizio Ernesto Pregliasco.
Di quest’ultimo Maria Lovito riporta una parte di intervista sul suo blog.
“Ritengo che ci sia stata a un certo punto un’infodemia, in cui se non tutti, molti, da ogni parte, hanno voluto trattare i vari argomenti in maniera personalistica non sempre supportata da dati di fatto dimostrati. L’infodemia è parallela alla pandemia vera e propria, peculiare di quest’epoca, in cui ci sono i social, tante possibilità di comunicazione, elementi che non c’erano in passato, e nello stesso tempo una difficoltà di informazione da parte della scienza, che a volte viene convogliata verso la spettacolarizzazione che si fa sui mezzi di comunicazione su aspetti interessanti e nuovi, percepiti come tali.
Durante l’emergenza, la richiesta di informazione televisiva è stata continua, quasi minuto per minuto, ma la scienza non procede in questo modo, perché va avanti per tentativi ed errori. L’informazione ha colto caratteristiche diverse, segmentandole, di opinioni diversificate, polarizzando spesso le posizioni; anche se, andando a vedere, una separazione netta non c’è e non ci può essere“. [stralcio di intervista al prof. Pregliasco]
Vengono ascoltati anche i Cobas della Sanità della Lombardia, segue la testimonianza del dottor Gianluigi Spata, che ha vissuto personalmente il dramma del contagio, e infine la testimonianza del professor Paolo Antonio Ascierto.
Si ringrazia Maria Lovito del blog leggolibri per la recensione.
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