“Il sistema affidi italiano” su Letture Sale&Pepe

Uno sguardo a tutto tondo grazie all’accoppiata recensione e intervista

Il blog letterario Letture Sale&Pepe ha recensito il volume Il sistema affidi italiano. Criticità di un mondo da rivedere” e ha intervistato una delle due autrici, Andrea Cangiotti. Entrambi gli articoli sono firmati Lady Owl. Qui di seguito vi presentiamo un’estratto della recensione e dell’intervista… buona lettura!


Il volume tratteggia sotto più punti di vista la discussione, delicata e quanto mai controversa, sugli affidi giudiziari: l’attenzione alla figura genitoriale, l’esplicazione di casi di “chimerismo” e infine l’analisi di due casi di cronaca vissuti da un punto di vista processuale, esponendo l’intero iter giudiziario. Lo scopo del libro è di far luce su questo ambito giudiziario, mettendo in evidenza falle e aspetti da poter migliorare. Proprio a questo proposito il testo propone una revisione del sistema attuale.

La recensione

Quando ho terminato di leggere questo saggio, mi sono chiesta se fossi capace di recensirlo, come mi era stato gentilmente chiesto dall’autrice stessa, Andrea Cangiotti. La mia paura principale era quella di banalizzare un argomento che non conosco e di male interpretare un linguaggio che non mi appartiene.

Certo, questo non è un libro da leggere in tranquillità e con spensieratezza, di quelli che apri per staccare la spina. Questo è un saggio che può essere d’aiuto a chi affronta i problemi di affidamento e difficilmente, penso, verrebbe letto da chi non ha interessi specifici nel settore, ma farebbe bene a tutti fare un po’ di chiarezza.

Quello che viene posto, al di là di ogni dubbio, è la mancanza di una collaborazione semplice e veloce tra tutti gli enti e le persone che gravitano intorno al minore, in caso di un affido obbligatorio. È chiaro che non ci sia ancora una linea guida adeguata ai tempi e, spesso e volentieri, il minore in questione, proprio colui o colei che dovrebbe essere al centro della questione, viene lasciato in disparte e abbandonato ad una burocrazia lenta e incapace. Viene anche aggiunto quanto sia facile, per certi enti o persone dare più importanza alla percezione di soldi per la “cura” di questo minore che, in effetti, non si tiene molto in considerazione.

Viene messa in evidenza la difficoltà con cui molti genitori riescono a riportare a casa il bambino e la facilità con cui questo venga portato loro via. Le leggi a riguardo sono antiquate e non adatte ai tempi.

Lady Owl


L’intervista ad Andrea Cangiotti

Cosa ti ha spinta ad iniziare a scrivere?

In realtà credo che nessuno mi abbia mai spinto, è una “cosa” che ho dentro di me da sempre, quando scrivo mi sento davvero realizzata. Certamente i libri attorno ai quali sono cresciuta mi hanno dato un certo imprinting, infatti scrivo poesie da quando sono bambina. Ora come ora sento questa dote come una forza contro una società che vuole renderti sempre più ignorante e schiavo di sentimenti e oggetti superflui. Ho tante cose da dire, e per farlo mi piace riempire il foglio bianco.

Riguardo il tuo ultimo libro “Il sistema degli affidi italiano”, perché hai deciso di scrivere un saggio al riguardo?

Chi mi conosce sa che amo i bambini, in più sono laureata in giurisprudenza. Questo mix mi ha portato a dar voce alle loro ingiustizie in questo ambito. Non è ammissibile che una famiglia venga distrutta per un motivo prettamente economico. I soldi sono la reincarnazione del diavolo, spingono l’uomo a soffocare i veri valori della vita. Se la società di oggi si sta così tanto disgregando è per tale ragione.

Che progetti hai per il tuo futuro letterario?

Scrivere, scrivere e ancora scrivere. Leggere i miei 6 o 7 libri all’anno per rafforzare il mio stile. Ora sto lavorando alla narrativa dopo due anni di pausa, in cui ho scritto una biografia (su sport e disabilità) e il saggio sul tema degli affidi illeciti. Sarà un distopico, un libro che vuole dissacrare la tecnologia e le sue inevitabili conseguenze. Un libro amaro, senza mezzi termini, che vuole porre tante domande su come sarà il nostro futuro. Il titolo è pronto, la storia è già in me, devo solo metterla sul foglio bianco che langue nell’attesa…

Lady Owl


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