Rodolfo Bersaglia
Rodolfo Bersaglia si laurea in Lettere moderne (indirizzo storico-artistico) all’Univ. di Macerata e ad Urbino, presso l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche. Consegue anche il Diploma della Scuola Superiore di Giornalismo. Ha svolto due dottorati dell’Università Politecnica delle Marche: “La Città Adriatica” e “Analisi culturale e artistica del territorio”.
È stato professore a contratto presso il dipartimento di Urbanistica dell’Università Politecnica delle Marche, insegnante di Metodologia della Progettazione e Storia delle Arti Applicate presso l’Accademia di Belle Arti di Ancona (Poliarte), ove ha anche svolto il ruolo di direttore del Dipartimento di Belle Arti.
Allievo di Pietro Zampetti (Univ. di Urbino), Michele Provinciali (New Bauhaus di Chicago) e Corrado Gavinelli (Politecnico di Milano), ha anche svolto attività di grafico editoriale e pubblicitario con Franco Giacometti per la Benetton di Treviso. È stato illustratore e impaginatore per Vickie Shafer presso lo studio Toth Design di Boston. Ha realizzato l’immagine istituzionale dell’Università di Camerino e Macerata. Ha vinto l’annuale premio del Governo del Giappone pubblicando, in inglese e giapponese, un saggio sulla Cooperazione Artistica tra Giappone ed Europa.
In qualità di Art Director per la BBDO di Bologna ha progettato con Emilio Bizzarri l’immagine istituzionale del Teatro Comunale di Bologna curandone diverse advertising. Ha vinto due volte il premio per giovani artisti “Il cronista dell’anno” ed è vincitore della più recente edizione del Premio Marche.
Nel ’97 ha esposto alcune opere pittoriche all’inaugurazione dell’anno artistico della galleria il Diagramma di Luciano Ingapin a Milano. È stato invitato dalla Galleria Jack the Pelikan Presents di New York al Flash Art Show (Milano 2005) e ha fondato con Chi Modu la corrente fotografica “Psyche Street”.
Ha collaborato come illustratore per le case editrici Mondadori (rivista Ventiquattro) e Feltrinelli. È stato con Angelo Schwartz curatore dello sviluppo dell’immagine dell’Istituto Psico-Pedagogico di Osimo, inventando il metodo della stampa a rilievo su materiali soffici al tatto per la comprensione degli spazi architettonici e degli alzati di edifici per i non vedenti.