“UN SOGNO CHIAMATO ROMA” DAL 21 GENNAIO IN LIBRERIA: UN ROMANZO A SFONDO CALCISTICO TRA STORIA, CRONACA E FANTASIA

Gennaio 2021.“Un sogno chiamato Roma di Romolo Buffoni (Santelli editore, 2021) è ora disponibile online e in tutte le librerie.

Come sarebbe ognuno di noi se qualcuno cambiasse il nostro passato? È questo il “sogno” che il tifosissimo Riccardo vive una volta convinto dei nefasti effetti che la scelta della presidenza americana di James Pallotta di avallare il cambio della data di fondazione della As Roma dal 22 luglio 1927 tradizionale al 7 giugno 1927 (ricavato da studi basati principalmente da articoli di giornale dell’epoca) ha avuto sulla sua squadra del cuore. Il racconto è quindi una perfetta miscela di storia, cronaca e fantasia che, alla fine, non sono quasi più distinguibili fra loro.

Il romanzo parla di calcio e di Roma, ma non è una tradizionale carrellata di motivi per i quali si ama la squadra giallorossa, ovvero il ritratto di campioni del passato o protagonisti del presente. La storia indaga un aspetto più intimo dell’essere tifosi: quel brio che spinge a fare di tutto e a credere a qualsiasi cosa per sostenere il proprio sogno di bambini, del quale ognuno è geloso e poco propenso ad avallare stravolgimenti di simboli e certezze ad esso relativo.

È una storia di fantasia, ambientata in un possibile futuro ma che affonda le radici nel passato e quindi in parte su fatti realmente accaduti. Offre informazioni “necessarie” a chi ha la Roma nel cuore e a chi semplicemente vuole conoscere un po’ di storia sportiva della città.

Trattandosi di un romanzo sportivo a forti tinte giallorosse, sembrerebbe quindi rivolto principalmente ai tifosi della Roma. In realtà la narrazione affonda le radici nella storia della fondazione del club e coinvolge anche l’altra sponda capitolina, ovvero la Lazio. Se qualche tifoso biancoceleste volesse curiosare…

Il libro cita calciatori, allenatori, dirigenti del passato e del presente, ma i veri protagonisti sono i tifosi che possono identificarsi in Riccardo, Claudio, Francesco e tutti gli altri che, nel romanzo, vivono la passione giallorossa a 360 gradi.

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SCHEDA DEL LIBRO

GenereRomanzo (sport)
CollanaStorie d’oro
EditoreSantelli
Prezzo€. 11,99
Data uscita21/01/2021
ISBN9788892920064
Pagine103
Formato14 x 21, brossura

CONTENUTI DEL LIBRO

Riccardo ha quasi 50 anni, un lavoro che lo soddisfa e una bella famiglia che ama e che lo ama. E oggi, 22 maggio 2027, è a Londra, stadio di Wembley tempio del calcio resistito alle rovine della Brexit. E’ lì perché la Roma, la “sua” Roma, si giocherà la finale della Champions League a 43 anni dalla prima e ultima volta. Ma anche stavolta ci sarà il Liverpool di fronte. Ma Riccardo è sereno, lui la sua partita l’ha già vinta e la sua coppa l’ha sollevata. Lui ha “salvato la Roma. Riccardo è un professionista affermato. Ma solo oggi può dirsi realizzato perché la “più importante delle cose inutili” (come disse un allenatore tanto tempo fa quando lui aveva 20 anni e certi argomenti erano più “adeguati”) gli ha regalato la più grande delle soddisfazioni: scudetto e finale della coppa più importante. E il merito è il suo. Non lo sa nessuno dei ragazzi coi quali ha viaggiato in aereo e con i quali si sposta fra le vie londinesi scortato da vicino dai bobbies. Riccardo ha spezzato la maledizione o, meglio, il sortilegio che aveva affossato la sua squadra. Un incantesimo come quello capitato al Benfica con l’anatema di Bela Gutmann “mi mandate via? Non vincerete più una finale europea!” e a Lisbona ne dal 1962 ne persero ben 8 di finali e ancora non è finita nonostante i pellegrinaggi sulla tomba dell’ex allenatore. A Roma la colpa fu di chi, anni fa, aveva deciso di cambiare la data di fondazione dell’Associazione Sportiva Roma dal consolidato 22 luglio 1927, al 7 giugno 1927. Chi è salito sulla macchina del tempo, cambiando il passato ha cambiato il futuro della squadra giallorossa. Da quel giorno la squadra non vinse più niente e la sua identità si andò sgretolando sempre più. Come una fotografia del futuro alla quale è stato cancellato il passato. E poi c’era quel 7 in ogni sua declinazione, dal 71 al 17, che ritornava sotto forma di risultati infausti, di minuti fatali, di maglie disgraziate. Chiedeva attenzione, voleva far capire quale fosse il problema. Riccardo lo capì e la sua partita fu quella di farlo capire a chi poteva rimettere le cose a posto.

BIOGRAFIA AUTORE

Romolo Buffoni (Roma, 1969) è nato il 21 aprile, giorno del Natale di Roma. Da sempre appassionato di sport e innamorato del calcio, che ha giocato come milioni di italiani ma senza successo. Passione che lo ha indirizzato al giornalismo sportivo, mestiere che pratica da 30 anni. Ha lavorato negli uffici stampa della Federazione Italiana di Atletica Leggera, della Maratona di Roma. Dal 2000 al 2005 ha lavorato per il portale internet Caltanet del gruppo Caltagirone Editore, per poi passare a Leggo quotidiano free press dello stesso editore nel quale entra da Praticante fino a diventare Caposervizio dello Sport. Nel 2019 passa a Il Messaggero, la corazzata del Gruppo con la quale nel 1991 cominciò la carriera da collaboratore, con la qualifica di Vice Caposervizio dello Sport. È presente sui Social con Instagram, Twitter e Facebook. Su quest’ultima piattaforma scrive da anni una rubrica istantanea pubblicata al termine di ogni partita della “sua” Roma, molto apprezzata e seguita.

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