Settembre 2020.“Lakinion. Amore e guerra nella Magna Grecia” di Marika Falotico (Santelli editore, 2020) è ora disponibile online e in tutte le librerie.
Il romanzo nasce dalla stesura dell’elaborato finale di laurea dell’autrice che, a distanza di oltre dieci anni, ha deciso di riportare alla luce. Appartenente alla collana storica, racconta della guerra tra due delle più importanti città della Magna Grecia, Kroton e Sybaris, avvenuta nel 510 a.C.
Lakinion descrive prima di tutto uno scontro tra due città completamente diverse, uno scontro tra due modi differenti di concepire la politica: da una parte il tiranno sibarita Telys, dall’altro il governo di un uomo illuminato come il filosofo Pitagora. E’ messo in evidenza il contrasto religioso e la contrapposizione etica e sociale con Sybaris, diventata simbolo per eccellenza della tracotanza antica a causa dello smodato modo di vivere dei suoi cittadini, mentre Kroton ci appare come una città devota ad un modus vivendi più serio e responsabile. Tutte queste diversità portano allo scontro fisico tra le due polis, sfociando in una guerra il cui svolgimento ha caratteristiche uniche ed eccezionali.
E’ pertanto un testo che a primo impatto sembrerebbe essere dedicato ad un pubblico di appassionati di storia e di archeologia. Tuttavia al suo interno è possibile riconoscere una certa modernità che lo rende a pieno titolo un’opera capace di attirare un pubblico più vasto che non soltanto ha voglia di “viaggiare nel tempo”, ma che è interessato a conoscere luoghi e paesaggi di una terra che è purtroppo sempre poco considerata e apprezzata e che sale agli onori della cronaca solo per situazioni di stampo negativo, ma che è capace di accogliere chiunque sia interessato realmente ad aprire gli occhi alle meraviglie che essa presenta.
Il libro infatti ha non solo lo scopo di far conoscere la storia del territorio crotoniate, ma attraverso le descrizioni e le vicissitudini che coinvolgono i diversi personaggi del racconto, di far vivere quei luoghi che ancora oggi sono parte integrante della nostra vita. I veri protagonisti non sono infatti gli uomini e le donne che hanno contribuito allo svolgimento della vicenda, ma l’intero territorio.
La scelta del titolo “Lakinion” spiega bene tutto ciò. L’attore principale del testo è il promontorio Lacinio con il suo tempio dedicato alla dea Hera che maestoso si ergeva a proteggere l’intera polis di Kroton e che, ancora oggi pur con una trasposizione cultuale dalla religione greca a quella cristiana attraverso la devozione alla Madonna di Capocolonna, continua ad essere un emblema imprescindibile nella vita dei cittadini. Ad esso è strettamente legato un altro elemento fondante del libro: il mare. Le sue acque accompagnano le vicende della città come se fossero partecipanti attivi di queste. I suoi colori e le sue sfumature così come il suo essere placido o burrascoso seguono la storia, accordando il suo carattere a seconda delle avventure vissute dalla città.
Il lettore di Lakinion ha quindi modo di vivere il territorio non solo di allora, ma anche attuale. Ritroverà le vie, le spiagge e il mare che oggi accompagnano la vita di ogni crotonese. Il collegamento tra passato e presente è anche nei singoli oggetti utilizzati dai personaggi del romanzo. La maggior parte di essi sono infatti oggetti realmente esistiti e che è possibile reperire ad oggi nel museo archeologico di Crotone.
Il linguaggio usato poi, si inserisce appieno in questa volontà. I personaggi infatti parlano e compiono azioni come se fossero personaggi moderni. Solitamente un romanzo storico tende ad usare un linguaggio aulico e ricercato. Pur non scendendo in un registro basso e comune, Falotico ha cercato di rimanere fedele ad una realtà linguistica odierna al fine di coinvolgere maggiormente il lettore e suscitare interesse anche nei giovani che potrebbero sentirsi lontani da quel mondo storico.
Lakinion ha inoltre una doppia possibilità di lettura. La vicenda narrata nasce dalla lettura e dallo studio di numerose fonti storiche, da Strabone ad Erodoto a Diodoro Siculo. Tuttavia la narrazione tende ad assumere in alcuni casi tratti quasi fantastici, tanto che difficilmente sarà possibile ritenere totalmente reale ciò che viene narrato, come nel caso della strategia bellica utilizzata dai Crotoniati o della deviazione del fiume Crati. Ogni elemento antico, i fiumi, lo stesso bosco sacro della dea Hera sono quindi luoghi reali ma allo stesso modo simboli che il mondo antico utilizzava per esprimere nuovi significati politici, religiosi, etici e sociali.
Ad arricchire la narrazione infine non sono solo personaggi realmente esistiti come Milone o il filosofo Pitagora, il tiranno sibarita Telys o l’atleta Philippos. Nel romanzo si inseriscono infatti alcune storie secondarie come quella della famiglia sibarita di Nemea o degli amanti Demofonte e Polemusa che rendono più scorrevole il tutto e accrescono il racconto con il punto di vista della popolazione che visse quei tragici eventi.
Lakinion è un viaggio tra ciò che era ieri e ciò che è oggi per instillare una scintilla di curiosità in chi non ha ancora avuto la fortuna di conoscere il lato meraviglioso di questo territorio.
Il libro si è aggiudicato il primo posto al Premio letterario “APOLLO” tenutosi sul lungomare di Reggio Calabria dal 3 al 7 settembre.
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SCHEDA DEL LIBRO
Genere | Romanzo storico |
Collana | NARGEN |
Editore | Santelli |
Prezzo | €. 14,99 |
Data uscita | 24/09/2020 |
ISBN | 978-8831255769 |
Pagine | 191 |
Formato | 14 x 21, brossura |
CONTENUTI DEL LIBRO
Sybaris e Kroton, due gemme della Magna Grecia, hanno firmato un’alleanza e a sostenerla sarà Thalassa, figlia del temibile tiranno Telys di Sybaris, andando in sposa all’aitante atleta crotoniate Philippos. Conoscerà così l’antica città, splendente grazie agli insegnamenti di Pitagora, il culto della dea Hera Lacinia e l’amore per il suo sposo, in cui trova il supporto familiare che le è sempre mancato.
Ma l’armonia è destinata a durare poco, quando la Storia stessa prenderà il proprio corso: cinquecento esuli sibariti, sconfitti nella rivolta contro il tiranno, cercano rifugio a Kroton, aiutati da Pitagora stesso. Ma questo significa guerra con Telys e la sua Sybaris: trenta ambasciatori, tra cui la stessa Thalassa moriranno, trucidati dal tiranno e i suoi soldati.
Una guerra, un amore distrutto e una sapiente penna si mescolano a nomi mitici e storici, ad avvenimenti tramandati attraverso le parole degli storici antichi, facendo così rivivere la Storia davanti agli occhi del lettore.
BIOGRAFIA AUTORE
Marika Falotico è nata a Crotone nel 1986. Laureata in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha poi studiato archivistica presso l’Archivio Segreto Vaticano. Durante gli studi ha collaborato con l’Ufficio Scavi di Crotone. Si è occupata di restauro di manoscritti e libri antichi presso il laboratorio di restauro della Biblioteca Nazionale di Napoli e di catalogazione archeologica attraverso uno stage alla Regione Lazio. Da sempre interessata alla promozione del patrimonio archeologico, artistico e culturale del proprio territorio, ha dedicato la sua attività di ricerca a tematiche quali “L’influenza pitagorica nella guerra tra Crotone e Sibari” e “Concezioni orfico-pitagoriche in Magna Grecia e Roma”. Oggi insegna materie letterarie nelle scuole secondarie.