“Gennaro Volpe” raccontato in esclusiva dall’autore Matteo Fantozzi per YouMovies

YouMovies pubblica un’esclusiva, seppur breve, video intervista in cui Matteo Fantozzi racconta il suo libro “Gennaro Volpe. Sudore e cuore“.

Il volume è il racconto del mito di Chiavari, capitano dei Diavoletti Neri, Gennaro Volpe. Il testo cerca di presentare questo grande personaggio della Serie B andando al di là della figura di calciatore, per mostrarlo a 360 gradi. Nel testo emerge che il giocatore è una persona alla mano, in grado tanto di scherzare quanto di rimboccarsi le maniche quando serve. Un uomo che non molla, corretto, una brava persona. A supportare le parole dell’autore ci sono le oltre 50 interviste esclusive con tutti quelli che hanno conosciuto il calciatore: altri giocatori, allenatori, tecnici e tifosi.

Qui di seguito proponiamo sia il video in cui si possono ascoltare le risposte dalla voce dell’autore Matteo Fantozzi che la trascrizione dell’intervista, contributi pubblicati su YouMovies da Gianpiero Farina a fine gennaio.

Il video

La trascrizione

Cosa ti ha spinto a scrivere un libro su Gennaro Volpe?

Sicuramente la passione che lui ha mostrato in ogni partita che ha giocato nella sua carriera, ma anche la persona che è, la sua purezza d’animo, la sua intelligenza e la sua cordialità. Poi ovviamente ovviamente ci sono stati tanti altri aspetti che mi hanno colpito di lui e che ho scoperto durante la stesura del libro.

Qual è stata la squadra più importante nella carriera di Gennaro Volpe?

A modo loro, tutte sono stati importanti. Empoli ha rappresentato gli albori e gli inizi, mentre a Prato è arrivato l’esordio tra i professionisti. Sicuramente il momento più difficile c’è stato ad Ascoli, dove ha giocato pochissimo. Mantova ha segnato il riscatto e la conquista della Serie B. Un po’ come è avvenuto in quel di Cittadella, dove, dopo la discesa, c’è stato il ritorno immediato in serie cadetta. Però va detto che all’Entella ha trovato la sua dimensione e ha avviato la sua carriera da dirigente e da tecnico. Chiavari è diventata la sua casa ed è l’ambiente a cui è più legato.

Volpe è sempre stato un calciatore duttile. Credi possa adattarsi al calcio di oggi?

Credo che potrebbe adattarsi, anche perché mancano giocatori di grinta e di quantità come lui. D’altronde il calcio sta diventando sempre più tecnico, ma quelle caratteristiche restano fondamentali e importanti.

Scrivere un libro su un calciatore ha sempre un sapore particolare. Qual è l’aneddoto più bello che ti porti dentro?

Sicuramente il momento in cui ha accettato di aiutarmi. In quel momento ho capito che ci sarebbe stata una grandissima disponibilità sia da parte di Gennaro che della società Entella, che si è messa a completa disposizione. Un qualcosa che per me è stato utilissimo per costruire questo piccolo grande lavoro.


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