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“Afghanistan. Dagli Ariani ai Talebani”: la recente storia afgana testimoniata da Claudio Belli

“Il libro risulta estremamente dettagliato e di piacevole lettura, in cui sono presenti numerosi collegamenti spazio-temporali tra l’Afghanistan e la nostra società occidentale” Così afferma il giornalista Filippo Verre in merito all’opera di Claudio Belli. Il ritorno al potere dei Talebani in seguito alla ritirata statunitense dell’agosto 2021 ha scioccato il mondo. Dopo vent’anni di guerra, violenza, innumerevoli sofferenze e costosissime operazioni umanitarie finanziate sia da Stati che da organizzazioni internazionali, l’Afghanistan è tornato a essere governato dal fondamentalismo religioso di matrice islamica. Alla luce dei tristi eventi dell’agosto 2021, il saggio di Claudio Belli, “Afghanistan – dagli Ariani ai Talebani“, è una lettura indispensabile per comprendere la storia e la società di un territorio complesso ancorché estremamente affascinante. L’esperienza diretta di Belli nel Paese asiatico, dopo averci vissuto per ben dieci anni, contribuisce a impreziosire il corposo volume con dei dettagli di vita personale davvero rilevanti. Dopo una prima parte avvincente dedicata alla storia antica e medievale dell’Afghanistan, Claudio Belli si concentra sulla moderna vita politica di questo martoriato Paese. Come evidenziato da Andrea Nicastro, Giornalista del Corriere della Sera autore della prefazione di questo libro, Claudio Belli è un «testimone colto» della storia recente afgana. Alla luce di quanto è accaduto in quel tragico agosto 2021, in cui la disperata fuga di migliaia di civili afgani disposti a buttarsi letteralmente da un aereo in fase di decollo è ancora impressa nella memoria di molti, l’opera di Belli è ancora più significativa e pregevole. Questo perché, soprattutto nella parte finale del libro, l’autore sembra presagire che qualcosa di grave stava per succedere già anni prima di quanto poi effettivamente si è verificato. Menzione speciale, per qualità e varietà, merita la parte conclusiva di quest’opera. Si tratta di un compendio di foto, immagini e disegni che hanno l’obiettivo di raccontare da un punto di vista visivo l’Afghanistan. Per maggiori informazioni visita il blog: Il Pensiero Storico. Rivista internazionale di storia delle idee.

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Fabrizio Bracconeri intervistato a la Tr3 – Canale 616

“Ti racconto tuo padre. A mio figlio Emanuele”: è questo il titolo del nuovo libro di Fabrizio Bracconeri dedicato al figlio affetto da una grave forma di autismo, in uscita il 24 marzo 2022 per Santelli Editore. Un racconto colloquiale, leggero, mai troppo serio, ma sempre sincero e profondo. “La storia di un padre e di una madre che ti amano follemente, caro Emanuele. Nella speranza che un giorno, in qualche modo o per qualche motivo, ti possa far sorridere e comprendere”. Fabrizio Bracconeri Clicca qui per guardare l’intervista: https://www.facebook.com/TvLaTr3Marsala/videos/321265186675411

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Scafidi su La Stampa per “… E tu vivrai nel terrore! L’aldilà”

“… E tu vivrai nel terrore! L’aldilà” (Santelli Editore, 2021) di Simone Scafidi è disponibile online e in tutte le librerie dal 20 ottobre. Il libro, oltre all’impegno dello scrittore Simone Scafidi, vede anche l’impegno di Antonella Fulci, che ha scritto l’introduzione. Il giornalista Matteo Fantozzi si è invece occupato della prefazione. Il libro è una celebrazione del quarantennale dall’uscita di “… E tu vivrai nel terrore! L’aldilà” diretto nel 1981 da Lucio Fulci. Questo film viene considerato al pari di altri successi degli stessi anni, come Suspiria o la Maschera del Demonio. «Ho scelto l’aldilà del 1981, perché lo considero il vertice della produzione registica di Fulci» riporta Scafidi in un’intervista a La Stampa. «Parte da premesse scontate» continua: «ma da queste basi il film si sviluppa in maniera totalmente personale, in equilibrio perfetto tra horror e poesia». Il film infrange la nozione di spazio e di tempo sia nel suo svolgimento che nel suo rapporto col pubblico. L’autore tiene particolarmente a questa pellicola e al ruolo di Fulci nella cinematografia: «Purtroppo a Lucio non è stato ancora riconosciuto un ruolo di autore come a Bava e ad Argento […] ma basta vedere questo film per rendersi conto della sua grandezza» conclude al giornale La Stampa. Simone Scafidi racconta la storia di “… E tu vivrai nel terrore! L’aldilà“ attraverso documenti, foto e interviste inedite relative alla realizzazione. Scafidi ricorda in particolare l’intervista al direttore della fotografia Sergio Salvati, capace di creare insieme a Fulci il perfetto aldilà.

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L’INTERVISTA DI OTTAVIA FUSCO A LA STAMPA

Carlo Francesco Conti ha intervistato Ottavia Fusco Squitieri sul giornale “La Stampa“. Il motivo risale al 18 novembre, con l’uscita del libro “Nu piezzo ‘e vita“, edito da Santelli. Oltre all’attrice piemontese, altri hanno partecipato alla stesura del libro. Prima fra tutti, lo scrittore Massimo Cotto si è occupato dell’introduzione. Barbara Alberti e il giornalista Matteo Fantozzi hanno curato rispettivamente la prefazione e la postfazione. Come riportato nell’intervista Ottavi Fusco ha iniziato la sua carriera nei primi anni Ottanta a Roma. Ha conosciuto il marito Pasquale Squitieri nel 2003, recitando in “Lettera al Padre”. I due sono convolati a nozze nel 2013. “Nu piezzo ‘e vita“ di fatto è il racconto della storia d’amore tra i due. «Il desiderio di scrivere qualcosa su Pasquale c’era» dice Ottavia nell’intervista, quando Conti chiede come è nata l’idea di “Nu piezzo ‘e vita“. «Ma è stato Matteo Fantozzi, editor di Santelli, a propormi di farne un libro» continua. Pur sapendo perfettamente di cosa parlare, per Ottavia è stato difficilissimo iniziare, come lei stessa afferma. È stato solo il 18 febbraio, nell’anniversario della morte di Pasquale, che l’ispirazione è arrivata «mentre stavo per addormentarmi» precisa. Il libro è il racconto del loro amore lettera per lettera. «Mi sono ispirata a come dicevano i latini: “nomen omen”» dice Ottavia, spiegando come ha affrontato un tema così ampio. Ogni capitolo è una lettera del nome di Pasquale Squitieri, in cui è racchiusa tutta la vita personale e lavorativa di un regista spesso al centro delle polemiche.

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WLADIMIRO TALLINI APPRODATO SULL’ISOLA CHE NON C’È

Mercoledì 8 dicembre Wladimiro Tallini è stato ospite a Radio Isola Che Non C’è per parlare della sua nuova avventura: “Te lo ricordi… quello delle suonerie?“ (Santelli Editore, 2021). Il libro è un’intervista, fatta a Wladimiro dal giornalista e scrittore Matteo Fantozzi. “Te lo ricordi… quello delle suonerie?“ racconta il periodo ad inizio anni duemila, in cui le suonerie polifoniche per il cellulare erano la moda del momento. Le pubblicità sul tema erano ovunque in tv e Wladimiro ne era il giovane volto, pubblicizzando pezzi divenuti storici come “Il gattino Virgola” o “Materazzi ha fatto gol”. Wladimiro Tallini non è più quel giovane ragazzo, seppur non potendo dimenticare quegli anni. Nonostante ciò niente è cambiato dentro di lui. La voglia di mettersi in gioco, lavorare e sorridere non se n’è mai andata e “Te lo ricordi… quello delle suonerie?“ ne è la prova. Viene fuori qui tutta la passione e la professionalità di Wladimiro, affezionatissimo alla sua fetta di pubblico.

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Ottavia Fusco e Massimo Cotto doppia presentazione ad Asti

Giovedì 9 dicembre, alle 21.00, Ottavia Fusco sarà presente alla Biblioteca Astense Giorgio Faletti ad Asti per parlare del suo nuovo libro “Nu piezzo ‘e vita” (Santelli Editore, 2021). Insieme a lei Massimo Cotto, autore del recente “Rock is the answer. le risposte della musica alle questioni della vita” (Marsilio, 2021). L’opera è una raccolta lunga anni delle leggende del genere, con cui Cotto racconta le mille facce del rock. Lo scrittore si è occupato dell’introduzione del libro di Ottavia Fusco, sua collega e amica fin dalla scuola. Anche Barbara Alberti e Matteo Fantozzi hanno collaborato, curando rispettivamente la prefazione e la postfazione. “Nu piezzo ‘e vita“ è la storia dell’amore di Ottavia Fusco con il marito Pasquale Squitieri. L’uomo, regista e sceneggiatore, attivo dagli anni Settanta, è venuto a mancare nel 2017. Ogni capitolo del libro è una lettera del nome di Pasquale, con cui Ottavia ripercorre la vita personale e lavorativa del marito tanto amato. Lo scopo, come lei stessa afferma, è mantenere vivo il suo ricordo attraverso le sue parole. Nelle prime pagine è presente anche il primo imbarazzante incontro con la prima moglie di Pasquale Squitieri, Claudia Cardinale. La donna, dapprima rivale, diviene una fidata amica e collega. Ottavia, nella stagione teatrale 2018/2019, infatti, ebbe modo di mettere in scena con lei una versione de “La Strana Coppia” di Neil Simon. L’evento, completamente gratuito, attende tutti quelli che, muniti di green pass, il 9 dicembre vogliano andare alla Biblioteca Astense Giorgio Faletti.

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