La lettrice scrive: «Il tempo detta ciò che siamo, il tempo cambia le nostre aspettative, le nostre scelte, le nostre azioni. Il tempo, che tutto divora, ci conduce sempre davanti ad un bivio: decidere la nostra strada, scegliere chi vogliamo essere, cosa siamo stati, cosa diventeremo».

«Avremmo potuto essere felici e invece abbiamo scelto di essere indipendenti. Così è nata la nostra libertà. Una libertà che non è un dono ma una conquista»
È così che @rethinkveronicaprin (Veronica Rosazza Prin, l’autrice, n.d.r.) immagina il mondo prima degli uomini. Un mondo in cui la felicità è data; non cercata, non voluta. Una felicità immanente, come una coltre piacevole che culla le volontà degli individui e soffoca dolcemente ogni possibilità di cambiamento. Cosa succederebbe se all’improvviso qualcosa in quel modo si spezzasse? Se qualcuno, contro ogni previsione, iniziasse a pensare, a volere, a pretendere fuori dagli schemi?
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